Lino Mannocci, Scene da un matrimonio futurista

Carnevale del 1913, Giovedì grasso. Una festa parigina imprime la svolta decisiva al fresco legame tra Gino Severini, trentenne pittore futurista, e la giovanissima Jeane Fort, 16 anni, figlia di Paul, che tutti chiamano “Principe dei poeti”. Il 28 agosto dello stesso anno quello che fu chiamato le mariage de la France avec l’Italie va in scena! Testimone dello sposo avrebbe dovuto essere Umberto Boccioni, ma la scarsità di denaro per il viaggio e forse un diverbio con Apollinaire, invitato alle nozze, gli fanno cedere il posto a Filippo Tommaso Marinetti. Si apre così questo libro avvincente come un romanzo, ma preciso e documentato come un saggio o un articolo di cronaca, di quella vera. E nelle pagine a venire, attorno alla coppia, fanno capolino affacciandosi sulla vita dei due sposi letterati e artisti tra i più rilevanti del tempo: Modigliani e Picasso, Matisse e Bracque, Léger e Balla, Papini e Palazzeschi, Soffici e Carrà… Un libro che attraverso i fotogrammi di un matrimonio offre lo spaccato vivo di un’epoca tra le più feconde della storia dell’arte e certamente del Novecento, quella delle avanguardie.