Filosofia
Dall’io all’altro
La coscienza ebraica nella filosofia moderna

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Che cosa significa esser ebrei? Se esistono almeno tante risposte quanti sono gli intellettuali che si sono cimentati con questa domanda, una cosa, però, è certa: senza ebraismo, non esisterebbe modernità. La coscienza ebraica ha contribuito infatti in maniera decisiva alla nascita della cultura moderna. Basterebbero i nomi di Lessing e Spinoza a provarlo. O, per venire al Novecento, di Freud e Kafka. E che Hitler e i nazisti ce l’abbiano proprio messa tutta – fortunatamente senza riuscirci – per estirparla dal suolo europeo dimostra soltanto quanto i reazionari di ieri e di oggi temano la “differenza” ebraica. E poi, che legame c’è tra l’antisemitismo, questo male atavico dell’Occidente, e la cultura europea? Qual è, insomma, la differenza ebraica? Forse, questa: l’invenzione dell’altro. Ecco. Adattando un’espressione di Lévinas: dall’io all’altro.
CALENDARIO INCONTRI
1. Che cosa significa esser ebrei? Abramo, Freud e Kafka
2. La Stella della redenzione di Franz Rosenzweig
3. Atene e Gerusalemme. Vita e pensiero di Emmanuel Lévinas
4. Nathan il saggio di Lessing
5. Il mercante di Venezia di Shakespeare
6. «Tutti i poeti sono ebrei». Su Paul Celan
7. Gli ebrei di Rembrandt
8. Io e tu di Martin Buber
9. Gershom Scholen. Il maestro della cabala
10 Spinoza, il marrano della filosofia