Arte e musica
Introduzione all’arte contemporanea
Docenti
Il corso
Avete sempre amato l’arte ma tutto quello che è successo dopo Picasso e Matisse vi sfugge? Guardare un quadro di Rothko vi emoziona ma non sapreste dire il perché? Oppure siete tra quelli che non capiscono per qual motivo i tagli di Lucio Fontana stanno in dei musei? Pollock vi piace ma non avete idea di chi sia Rauschenberg? Beh, questo è sicuramente il corso che fa al caso vostro! Un primo avvicinamento all’arte del secondo ‘900, per capirne la storia e le dinamiche e per scoprirne i protagonisti principali e la loro l’estetica. E soprattutto per farvi innamorare anche dell’arte più recente che, siamo certi, vi sorprenderà!
Le lezioni
Introduzione al corso. L’espressionismo astratto americano
Lo spostamento della capitale dell’arte da Parigi a New York e la nascita del primo movimento artistico nordamericano. L’action painting e l’importanza del gesto in Pollock, de Kooning e Motherwell e il color field painting di Rothko e Newman.
L’arte informale in Europa
Il Dopoguerra e il rifiuto della forma. Dagli “ostaggi” di Fautrier all’Art Brut di Dubuffet, dalle pitture materiche di Burri a quelle segniche di Hans Hartung. Il manifesto bianco e lo spazialismo di Lucio Fontana. L’informalismo in Spagna nelle opere di Saura, Tápies e Millares.
La Pop art
Il movimento pop tra Inghilterra e Stati Uniti. Dai collage di Richard Hamilton alle zuppe Campbell di Andy Warhol o alle sculture inusuali di Claes Oldenburg, fino ad arrivare all’iperrealismo americano di Chuck Close o Duane Hanson.
Il minimalismo e la land art
La minimal art come contrapposizione alla pop art: dalle pitture geometriche di Frank Stella alle sculture di Donald Judd e Carl Andre. La Land art e il carattere effimero delle opere di Robert Smithson, Walter de Maria e Richard Long.
L’arte concettuale
Dall’analisi semiotica di Kosuth alle pitture in serie di On Kawara e Roman Opalka. La rinuncia all’opera e l’importanza dello spazio e del tempo in Douglas Huebler e Robert Barry. Gli happenings di Piero Manzoni e i lavori immateriali di Yves Klein